Sinossi

Obbligo di lettura

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    Sinossi
    "Dirigiti a Gozo."

    ⚠️DISCLAIMER⚠️
    Il gioco si basa su regolamenti e ambientazione originali, creati ad hoc dallo staff e per questo motivo ne è vietata la copia o la riproduzione parziale o totale da parte di terzi. Chi verrà trovato a copiare, verrà immediatamente bannato in modo permanente dallo staff e segnalato all'amministrazione del circuito.


    Oh, ma quanto sarebbe soddisfacente se, infine, tutti voi aveste ciò che meritate?


    Era ciò che volevano e, in effetti, v'è compiacimento nel sapere che tutto è andato secondo i piani. Che il mondo divino è sprofondato nel caos e loro, tutti loro, hanno avuto ciò che meritavano da tempo, ciò che si sono guadagnati quando hanno deciso l'equilibrio del fato, l'equilibrio dell'universo. Che hanno perso ciò che li rendeva quel che sono, gli arroganti esseri che tessono i fili del creato. La loro anima.

    Tutto secondo i piani ma nulla che segua ciò che è prevedibile, ciò che doveva in effetti essere. Si guardano, gli dei nel complotto, e non capiscono. Si guardano e nei loro occhi corre un lampo di profonda consapevolezza che niente è come dovrebbe essere, che ciò che doveva proteggerli non ha fatto il suo dovere. Battono le ciglia e poi il nulla, l'oscurità, il vaso che li rinchiude nelle sue spire e li manda via, proprio là dove non sarebbero dovuti finire, là dove tutto inizia.


    Anno 1980.
    Ogigia.

    Li compatisce, Calipso, quegli esseri che l'hanno condannata. Come una madre, il suo cuore si agita davanti al rancore e alla bontà, divisa tra ciò che è giusto e ciò che è suo volere. Il mondo ha bisogno di eroi, quello stesso mondo che gli dei hanno abbandonato, e lei non pensa di essere adatta al suo compito; nessun salvatore lo pensa mai, prima di compiere ciò per cui viene ricordato.
    Li osserva, Pandora, con gli occhi curiosi di chi ha sempre analizzato chi le stava davanti con l'anima giovane di una maga potente e benigna, con l'unica pecca che, infine, ha condannato quelli che adesso rischiano di essere annullati, relegati, dimenticati. Li osserva e sa che deve fare qualcosa e che il caos che tanto hanno cercato non può prendere una strada senza alcun ritorno. Li osserva e chiede aiuto agli umani, silenziosamente, perché custodiscano quelle anime che in fondo hanno il diritto di sapere, comprendere e migliorare.
    Li custodisce, Circe, che li ha sempre odiati. Li custodisce perché in fondo loro tutti sono esseri egoisti e la sopravvivenza, come negli uomini, è cara anche a coloro che nel sangue portano potere e magia. Li custodisce, obbligata a quel ruolo che le sta stretto, perché un giorno possano finalmente tornare alla normalità del tempo che è stato e i due mondi, umano e divino, recuperino il loro equilibrio.


    Anno 2000.
    Gozo.

    Apre gli occhi, il creatore, e ciò che vede è solo polvere. Non la cenere a cui è abituato, del nulla e del tutto in cui per anni ha fatto sorgere demoni e creature, angeli e valchirie. Apre gli occhi ed è una stanza, tra tante, quella che vede. La stessa che da vent'anni ha davanti ma al contempo diversa dall'Olimpo, dal Valhalla, non v'è Nirvana, non v'è Duat. Non v'è niente, solo polvere e voci dal piano di sotto che chiamano la sua metà umana.
    Apre gli occhi, il maledetto, e non capisce il mondo che per molti anni gli è stato davanti. Di una vita tra il lavoro e la famiglia, tra gli amici e le bevute al locale sotto lo spoglio appartamento che gli appartiene. Niente battaglie, niente odio, niente rancore. Apre gli occhi e v'è la certezza che qualcosa non è com'è sempre stata, che probabilmente non lo sarà mai. E, silente, sorride allo scherzo che è stato fatto agli dei, sorride alla certezza che hanno avuto ciò che si meritavano, nonostante a pagare siano stati anche loro.
    Apre gli occhi, la stirpe divina, e un uccellino la saluta, festeggiando finalmente il suo risveglio in quel mondo che ha un colore diverso, tenuto in piedi da divinità che ormai non popolano più le terre a cui un tempo tutti loro appartenevano. E una voce, un sentore, nel suo cuore grida, una voce tanto forte che lo spinge a chiedersi come abbia fatto a non sentirla prima di quell'istante. Una voce che, dall'anima adesso condivisa, gli indica la strada di casa.

    Dirigiti a Gozo.



    Edited by ;enishi - 19/3/2023, 17:16
     
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